Christine Lavant

Giacoo Leopardi

 
 

Ich habe dich in meinen Zorn getaucht!
Jetzt bist du stählern oberhalb der Erde
und unten schlagen deine Wurzeln sich
sanftmütig durch das knirschende Gestein.
 
Trag mir kein Korn! Ich hab dich nicht gestählt,
um satt zu werden oder einzuschlafen,
mir steht die Hälfte jenes Apfels zu,
der im Gezweig des Natterbaumes reift.
 
Schwert oder Lilie – beides bist du halb!
Ich will nach oben deine Schärfe schleudern
und mit der Erde sanft verschwistert sein
und Gott versuchen, wie er mich versuchte.
 
Er hat dich dreimal in mein Herz getaucht
und dir befohlen, ihm zu widersagen
ich aber habe dich im Zorn gestählt;
bring meine Apfelhälfte seinem Sohn!
 
 
 
 
 
 
Ti ho tuffato nella mia rabbia!
Ora sei d’acciaio sopra la terra
e sotto, mansuete, avanzano le tue radici
tra pietre scricchiolanti.
 
Non portarmi il grano! Non ti ho reso acciaio
per saziarmi o addormentarmi
a me spetta la metà di quella mela
che matura tra i rami dell’albero del serpente.
 
Spada o giglio – tu li sei entrambi a metà!
Voglio scagliare in alto la tua affilatezza
ed essere dolce sorella della terra
e indurre in tentazione Dio come lui ha fatto con me.
 
Ti ha tuffato tre volte nel mio cuore
e ti ha ordinato di rinunciare a lui
ma io ti ho immerso nell’acciaio della rabbia;
ora porta a suo figlio la mia metà della mela!
 
 
Traduzione di Anna Ruchat