Camila Charry Noriega (Colombia) – ita/espa


 
 

Il cane mostra i suoi denti frenetico
e corre con la sua preda in bocca
dentro la pianura;
lungo è stato il sospiro esalato da chi ora si ritrova cadavere
banchetto
che tra i morsi
la fame e l’istinto si contendono.
Il cane poi attraversa la notte,
l’oscurità che per lui è il mondo umano.
Ansima, lecca i lividi dei suoi giorni
sa, capisce
che sono la solitudine e l’esilio,
ma ignora la funzione del tempo,
il suo improrogabile compito;
fare invecchiare tutto, finire con tutto.
Come il cane
le mie labbra lottano con la vita e s’inghiottono la luce,
mai saziano la fame,
dentro oramai
la luce è un raggio
e si stende nelle viscere del corpo
che ugualmente attraversa la notte
ammaccato, solitario
cosciente che sarà cadavere,
banchetto del tempo;
quest’altro cane
che dentro la pianura,
dentro la notte,
tutto divora.
 
 
 
 
 
 
El perro muestra frenético sus dientes
y corre con su presa entre la boca
llanura adentro;
ha sido largo el suspiro exhalado por el que ahora es un cadáver
banquete
que entre mordiscos
el hambre y el instinto riñen.
El perro cruza luego la noche,
la tiniebla que para él resulta el mundo humano.
Jadea, lame las magulladuras de sus días
sabe, entiende
qué son la soledad y el destierro,
pero desconoce la función del tiempo,
su impostergable cometido;
envejecerlo todo, acabarlo todo.
Como el perro
mis labios riñen con la vida y tragan luz,
jamás sacian su hambre,
ya adentro
la luz es un rayo
y se extiende por las entrañas del cuerpo
que también cruza la noche
magullado, solitario
consciente de que será cadáver,
banquete del tiempo;
ese otro perro
que llanura adentro,
noche adentro,
todo lo devora.
 
 
Traduzione di Antonio Nazzaro