Aldo Oliva (Argentina 1927-2000) – ita/espa

Bozza automatica 38
 
 
Scongiuro
 
Giuro che ho visto, in una piega,
che delineava l’infinito,
in un minuto giardino
di acquamarina nell’iris
sublimato nello sguardo,
diffondere la tenera
violenza del violetto.
 
Così, se ci fosse il tempo,
sto morendo.
 
Qualcosa si è consumato;
non esiste, tuttavia, lo scongiuro
che impedisca
la valanga del torrente
che rade al suolo la vacuità
di queste parole:
la sua sacra inconsistenza,
la sua materia superba
di sogno.
 
 
 
 
Conjuro
 
Juro que vi, en un sesgo,
que perfilaba lo infinito,
en un sutil jardín
de aguamarina en el iris
sublimado en mirada,
emanar la tierna
violencia del violeta.
 
Así, si tiempo hubiere,
voy muriendo.
 
Algo se consumó;
no hubo, empero, conjuro
que impidiera
la avalancha del torrente
que arrasa la vacuidad
de estas palabras:
su sagrada oquedad,
su materia soberbia
de sueño.
 
 
Traduzione di Antonio Nazzaro